Negli ultimi giorni in molti si stanno chiedendo come sarà il tasso di cambio nel 2018, la grivna continuerà a perdere terreno sul dollaro ed euro come sta facendo adesso o si stabilizzerà? La risposta potrebbe essere accostata a quella di “quando ci saranno le elezioni in Ucraina?”. Ambedue sono responsi impossibili. Anche se tutti i cittadini sono persuasi di una realtà: in Ucraina la lotta continuerà.

L’essenza di questa lotta la ha chiaramente descritta l’economista svedese Anders Aslund: “L’Ucraina – è troppo raffinata per essere così povera. E l’Ucraina è troppo schietta per rimanere così corrotta”. Questo non significa affatto, ha chiarito l’economista, che l’Ucraina sia destinata a diventare ricca e onesta. Al contrario, se non inizia a crescere rapidamente, diminuirà la qualità dell’istruzione, e se rimane corrotta, ridimensionerà la sua raffinatezza.

Questa lotta quotidiana gli ucraini la stanno facendo da almeno 30 anni, se non 100. Questa è una lotta ancora nello stile di “un passo avanti, due passi indietro.” E il 2018 non sarà molto diverso da questa descrizione.
Cosa impedirà lo sviluppo dell’Ucraina?

In primo luogo, ogni volta che si svolgono le elezioni, è chiaro che il paese è entrato nella fase finale di un ciclo politico. Nessun governo ragionevole porta avanti riforme radicali e dolorose prima delle elezioni. E i governi ucraini tradizionalmente spremono tutto fino a ciò che è menzogna per finanziare le loro campagne elettorali.
La principale tendenza positiva, a mio parere, è il decentramento.

In secondo luogo, l’Ucraina investe troppo poco per fare una svolta nella crescita economica. Per esempio: secondo la Banca Mondiale, l’Ucraina investirà il 15% del PIL, mentre la Cina investendo il 45% del PIL negli ultimi 30 anni è in crescita del 10% all’anno. Secondo uno studio della European Business Association, i principali ostacoli per gli investimenti in Ucraina sono la corruzione, l’insicurezza dei diritti di proprietà e (di gran lunga) la guerra nella parte orientale. Nel 2018 tutti e tre gli ostacoli rimarranno, se non perfino si potrebbero rafforzare. Questi si sommeranno inoltre al populismo pre-elettorale, che porterà ad un aumento del deficit di bilancio e ad un aumento dell’inflazione. Ciò, a sua volta, creerà una pressione di svalutazione sulla grivna. La Banca Nazionale cercherà d’attutire la pressione aumentando i tassi di interesse. Il finanziamento del deficit di bilancio soppianterà gli investimenti privati.

C’è un’altra ragione per cui il Paese investe così poco. E in questo caso il confronto con la Cina è ancora più sorprendente: gli ucraini risparmiano circa il 12% del PIL, mentre i cinesi il – 48%. Io mi chiedo: ciò succede perché gli ucraini sono poveri? Poi di ribatto: i cinesi sono ricchi?

In Ucraina c’è bisogno di imporre profondi cambiamenti a livello dei valori: è importante il contenimento dei consumi, il duro lavoro, l’apprendimento continuo e lo sviluppo di macchinari. E, a proposito, un po’ meno di fine settimana e di vacanze. Ma tali trasformazioni si verificano durante una generazione, piuttosto che in un anno.

Nel 2018 attrarre gli investimenti esteri (sia diretti che di portafoglio) sarà più complicato per la crescita dei tassi di interesse, principalmente negli Stati Uniti – a seguito del riscaldamento dell’economia e la riforma fiscale di Trump, che porterà ad un aumento del deficit di bilancio degli Stati Uniti. Purtroppo, l’Ucraina ha di nuovo perso il periodo d’oro per attirare investimenti – quando i tassi di interesse nel mondo sviluppato erano negativi.

Essi non hanno contribuito allo sviluppo e alla tendenza globale di “deindustrializzazione prematura”, che in Ucraina ha avuto inizio circa 30 anni fa, quando il mondo era disposto verso l’Europa orientale e il sud-est asiatico. Insieme alla deindustrializzazione, l’istruzione (ingegneristica e professionale) in Ucraina sono degradanti.

Per competere in termini di produttività del lavoro con la Polonia, la Slovacchia, Corea del Sud, Cina e Vietnam (e più di recente con i robot), l’Ucraina ha bisogno di investimenti in istruzione e infrastrutture. Per attirare tali investimenti e ottenere un effetto positivo, questi paesi avranno bisogno di circa 25 anni. Ma c’è anche bisogno di libertà economica, della facilità di fare affari e della de-monopolarizzazione dell’economia, fattori in cui l’Ucraina è in ritardo.
Ora che ho elencato le principali tendenze negative, sorge spontanea un’altra domanda: c’è qualche luce alla fine del tunnel? Quali forze potrebbero promuovere lo sviluppo e l’apertura?

A parte l’apertura generale del XXI secolo, con le sue reti sociali globali c’è anche la società civile che è in un costante crescendo.
Nonostante l’aumento dei tassi di interesse, il denaro nel mondo rimane relativamente economico e conveniente. I fondi stanziati per il Paese da parte delle istituzioni finanziarie internazionali, Kyiv li usa in modo disorganizzato, senza progetti innovativi e con la mancanza di qualificati team di gestione.

Pertanto, la principale tendenza positiva, a mio avviso, è il decentramento. Qui la legge dei grandi numeri funziona semplicemente: c’è un solo governo in Ucraina, ma ci sono 25 centri regionali e 550 città. Inoltre, è più facile riformare le città rispetto all’intero paese. Il sindaco con la sua squadra, la cui missione è quella di sviluppare, piuttosto che spremere la città, è sufficiente non solo per creare un’isola di sviluppo innovativa, ma anche per superare con successo la deindustrializzazione prematura. Ciò è dimostrato dall’esperienza di Vinnitsa e dalla regione di Lviv, tra cui Lviv stesso. Ci sarà un numero sempre maggiore di città che verranno sostenute dalle agenzie di sviluppo, il cui scopo sarà quello di attrarre e sostenere gli investimenti necessari per la crescita economica.

Quindi, il paese continuerà a condurre una dura lotta contro la corruzione e l’ignoranza. Il prossimo anno non ci sarà una vittoria nazionale; tuttavia, verrà trainata e ispirata dalle teste di ponte locali e settoriali.