L’undici luglio, tre persone sono state uccise e almeno 13 ferite nella città ucraina occidentale di Mukačeve, quando membri del settore destro (SD), un gruppo paramilitare nazionalista, hanno attaccato la polizia locale nei pressi di un club sportivo con fucili e granate. SD ha affermato a sua difesa che stava cercando d’impedire del contrabbando, ma che poi fossero stati attaccati dalla polizia; tuttavia, SD è sospettato di contrabbando e di racket nella regione della Transcarpazia, in particolare a Mukačeve. L’incidente ha spinto Kiev a rimescolare il governo locale e ad aprire diversi procedimenti penali. Eppure, SD ha apertamente sfidato Kiev, minando l’autorità del governo.
Dopo la sparatoria, circa una dozzina di militanti della sinistra dell’SD di Mukacheve, hanno facilmente respinto i deboli tentativi intrapresi dalla polizia per fermarli, poi si sono dispersi nei Carpazi. Due di loro si sono arresi, mentre la ricerca del resto del commandos non ha portato ad alcun risultato. Nel frattempo, il leader dell’SD a Kiev ha sostenuto che i suoi combattenti a Mukacheve volessero solo prevenire operazioni di contrabbando del “clan” di un deputato locale, Mykhaylo Lanyo, mentre l’intervento della “corrotta” polizia avesse interferito a suo nome. L’SD ha minacciato che i suoi combattenti potrebbero trasferirsi a Kiev per agire contro il governo, anche se l’SD stesso è accusato di coinvolgimento nel contrabbando. Lanyo invece, sostiene che la potente famiglia locale, Baloga, che è rappresentata nel parlamento ucraino da almeno quattro deputati, stia utilizzando il gruppo paramilitare SD in Transcarpazia, come una loro milizia privata.
Kiev, all’inizio della guerra dell’anno scorso, era seduta sopra ad un esercito di leva e male equipaggiato, ed è stata costretta ad utilizzare i “battaglioni” di volontari, alcuni dei quali, operando in modo lineare e con costanza, hanno aiutato a respingere l’aggressione xenofoba russa in Ucraina orientale. Di recente Kiev, ha cercato d’integrare questi battaglioni nell’esercito regolare con alterne fortune: il governo ha avuto particolari problemi nel caso di SD, i cui membri insistono di voler prendere ordini solo dal loro capo, Dmytro Yarosh, che è stato eletto lo scorso autunno nel parlamento ucraino.
Yarosh e SD stanno godendo d’ampio risalto nelle TV statali russe, utilizzate da Vladimir Putin come propaganda e strumento di mobilitazione politica. La mitica idea che l’SD fosse una diretta minaccia nei confronti dell’etnia russa in Ucraina, è stata utilizzata da Mosca tra le giustificazioni per l’annessione della Crimea e per fomentare i disordini nelle altre zone di lingua russa; tuttavia, anche il contributo dei gruppi SD alla originale rivoluzione Maidan e la conseguente resistenza alla Russia, sono stati eccessivamente elevati nei media: SD non è così numerosa e influente come può sembrare. Solo pochi membri SD, se del caso, erano tra i “Cento Celestiali”, che sono stati uccisi in Maidan nell’inverno 2014, e un portavoce SD ha di recente rivelato che solo due “battaglioni” erano stati schierati nella zona colpita dalla guerra nella parte orientale dell’Ucraina, sebbene alcuni dei suoi membri avessero giocato un ruolo ben documentato negli sforzi ucraini per difendere l’aeroporto di Donetsk.  
Il presidente Petro Poroshenko, sulla scia dell’incidente si è recato nella regione della Transcarpazia per sostituire il governatore locale, Vasyl Hubal, con il forte Gennady Moskal, che fino ad ora aveva governato Lugansk, la regione più colpita dalla guerra con la Russia. I responsabili locali delle forze dell’ordine sono stati tutti rimescolati. Un furioso Poroshenko ha accusato i due “clan”, di coinvolgimento nel contrabbando; ha osservato che gli eventi in Mukacheve, “screditassero i veri patrioti” e che fossero sospettosamente sincronizzati con un aumento delle tensioni lungo la linea di contatto nella parte orientale dell’Ucraina. L’ambasciatore degli Stati Uniti in Ucraina, Jeoffrey Pyatt, che ha visitato la Transcarpazia per incontrare Moskal appena nominato, ha sostenuto che l’uso della forza deve essere solo una prerogativa del governo.
In risposta, SD ha reagito organizzando manifestazioni anti-governative in tutta l’Ucraina e anche con la messa a punto di sedicenti posti di blocco sulle strade per impedire all’esercito e alla polizia d’inviare rinforzi in Transcarpazia. Yarosh, ha chiesto le dimissioni del ministro dell’interno, Arsen Avakov, e ha sostenuto che Poroshenko non fosse adatto ad essere presidente. Inoltre, affrontando diverse centinaia di sostenitori durante una manifestazione a Kiev, il 21 luglio, Yarosh ha chiesto un referendum per sfiduciare il governo e per annullare gli accordi di Misnk di febbraio. Gli Stati Uniti e l’Unione europea stanno insistendo per l’attuazione degli accordi, mentre la Russia sta costantemente accusando l’Ucraina d’andare troppo lenta per implementare l’armistizio; ancora una volta, SD ha giocato, inavvertitamente o meno, nelle mani di Mosca.
Il contrabbando è un problema endemico della Transcarpazia: statisticamente è abbastanza povera e diviso dal resto dell’Ucraina da una catena montuosa, la regione si trova nel cortile di quattro membri dell’UE relativamente benestanti: Polonia, Slovacchia, Ungheria e Romania. Il contrabbando di sigarette ha aiutato gli abitanti ordinari del territorio a sopravvivere e ad arricchire i politici locali. Fino a quando le sigarette continueranno ad essere più economiche in Ucraina che oltre il confine, la campagna contro il contrabbando condotta da Moskal, si rivelerà probabilmente una missione impossibile, soprattutto se l’Unione europea non aiuterà ad arginare il flusso dal suo lato del confine.
Infine, i sedicenti Robin Hood, probabilmente pongono un rischio molto grave nel paese lacerato dalla guerra: a parte il terrificare la gente del posto e a spaventare gli investitori stranieri, rappresentano un’opposizione armata al governo ucraino, mentre le mani di Kiev sono piene di ribelli russi nell’est del paese. L’incidente di Mukacheve solleva questioni circa la capacità di Kiev di mantenere la legge e l’ordine, anche in aree lontane dalle regioni direttamente colpite dalla guerra con la Russia. I combattenti SD, scandendo slogan patriottici e viaggiando liberamente armati fino ai denti attraverso il paese, continuano a giocare per la macchina della propaganda del Cremlino.

Gabrielis Bedris

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